Fermare una tragica nostalgia di manicomio, e reagire

Il disegno di legge S. 1179/2024 “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale” presentato il 27 giugno dal senatore Zaffini (da altri ventidue senatori di Fratelli d’Italia e due di Noi Moderati), preoccupa e indigna chi, come noi, ha a cuore il diritto alla salute mentale di ogni persona, sancito dalla nostra Costituzione e affermato con la legge 180/78, la cosiddetta Legge Basaglia, che ha posto fine a secoli di abusi nei confronti di migliaia di persone.

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Preoccupati (e arrabbiati)

di Mauro Valiani, già dirigente Dipartimento prevenzione ASL Empoli

La situazione dell’Agenzia regionale di sanità (ARS) della Regione Toscana riferita recentemente sulla stampa non è certo un tratto secondario della condizione del servizio sanitario regionale ed apre molti profili di preoccupazione.Si tratta dell’intenzione di chiudere l’ARS, dopo un periodo di commissariamento, e di un qualche assorbimento dei ricercatori e operatori presso la direzione dell’assessorato regionale alla salute.

L’Agenzia è un ente importante “dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, che svolge attività di studio e ricerca in materia di epidemiologia e verifica di qualità dei servizi sanitari … supporto e consulenza tecnicoscientifica al Consiglio regionale ed alla Giunta regionale”, attraverso varie attività tra le quali studi preparatori per gli atti di programmazione regionale e produzione di indicatori sullo stato di salute.

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In difesa della Costituzione

Nei giorni scorsi la senatrice Liliana Segre è intervenuta in Aula durante la discussione sul ddl costituzionale, che ha criticato aspramente: «Riformare la Costituzione non è una vera necessità, e questo ddl presenta vari aspetti allarmanti». Pubblichiamo l’intervento integrale: le modifiche proposte stravolgono l’impianto costituzionale attuale e disegnano un’altra Repubblica. Difendere la Costituzione significa difendere i diritti che enuncia, compreso quello alla salute. Buona lettura.

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Persone con disabilità. Il diritto a un progetto di vita

di Margherita Miotto

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano nel 2009, è ancora inattuata, nonostante gli sforzi fatti per un progressivo allineamento delle politiche sulla disabilità alla visione contenuta nella Convenzione. Un passo ulteriore per assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità è rappresentato dalla riforma approvata dal Parlamento con legge 227/2021, connessa agli adempimenti obbligatoriamente previsti per l’accesso ai fondi del PNRR. In questi giorni uno dei più rilevanti decreti legislativi previsti dalla riforma, ha concluso il previsto iter e quindi si apre la fase applicativa delle importanti innovazioni in esso contenute.

L’entrata in vigore della riforma è prevista dall’1 gennaio 2026, ma durante l’anno 2025 sarà avviata una sperimentazione in un campione di  province al fine di calibrare l’impatto delle innovazioni previste dalla riforma.

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Liste di attesa, da troppo tempo c’è indifferenza

di Nerina Dirindin, Il Sole 24 Ore

L’allungamento dei tempi per visite e accertamenti cambia la percezione del servizio pubblico.

Da troppo tempo il Servizio sanitario nazionale non riceve la giusta attenzione. Da troppo tempo osserviamo una grande indifferenza nei confronti del progressivo indebolimento della sanità pubblica. È necessario sollecitare tutte le forze politiche – al di là degli schieramenti partitici – a farsi carico di questi problemi e tutte le organizzazioni della società a mobilitarsi per rivendicare non solo il diritto alla salute, ma anche la sua concreta realizzazione, a partire da un piano straordinario di finanziamento del SSN e da uno specifico programma di interventi per rimuovere gli squilibri territoriali, come previsto dall’articolo 119 della Costituzione.

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Fiscalizzazione della sanità

di Marco Geddes da Filicaia

In un recente articolo (QS – Quotidiano Sanità, Banchieri e Vannucci, Pubblico e privato in sanità) gli autori esplicitano con chiarezza che i due ambiti, per interagire secondo criteri di “integrazione, sussidiarietà e cooperazione”, necessitano di alcuni presupposti:
1. Un adeguato finanziamento del SSN, che “…non dovrebbe mai essere inferiore al 7-7,5 % del PIL …coerente con l’indispensabile aumento della quota economica destinata alla sanità che è necessaria per far fronte alla combinazione di inflazione, aumento dei redditi, innovazione tecnologica e invecchiamento della popolazione”.
2. Una pianificazione e regolamentazione efficace da parte dello Stato e delle Regioni, poiché è il “pubblico” che “…ha i dati e la visione di insieme per svolgere analisi di stratificazione dei bisogni di salute” e che “può – sempre citando l’articolo dei due colleghi – e deve svolgere questo lavoro di riallineamento degli interessi “privati” presenti nelle filiere assistenziali su obiettivi di salute generali”.

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La sanità nella Legge di bilancio

di Nerina Dirindin e Enza Caruso, Saluteinternazionale.info
Il Governo si limita a porre qualche toppa ad alcuni problemi, ignorando le difficoltà più profonde del Servizio sanitario nazionale, come quella del personale. L’unica attenzione è ad alcuni portatori di interesse: industria farmaceutica, farmacie e privato accreditato.

Il risultato è che le aziende sanitarie potranno contare nel 2024 su un finanziamento al netto dell’inflazione inferiore (di oltre 1 miliardo) a quello disponibile per il 2023. Il risultato finale della manovra non potrà che essere l’aumento dei disavanzi per le aziende sanitarie. 

E se le liste di attesa sono lunghe, le persone possono rivolgersi al privato, pagato con fondi sottratti al servizio pubblico anche in deroga ai nuovi tetti allentati. Un chiaro segno di come si intende favorire il privato accreditato piuttosto che chiedere alle regioni di ri-strutturare il servizio pubblico.

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«Sanità: nulla sarà come prima!» Davvero?

di Margherita Miotto, il Sicomoro n. 12/2023
La sanità pubblica è in grandissima difficoltà, sempre meno in grado di garantire il diritto alla salute. Quando le porte di accesso al Servizio sanitario sono in crisi, come dimostrano le migliaia di persone prive di un medico di medicina generale o le interminabili liste di attesa per una visita specialistica o una prestazione ambulatoriale, è evidente che vengono meno i principi costitutivi del Servizio Sanitario Nazionale: universalità, equità, uguaglianza. Le emergenze sono il definanziamento e la carenza di medici ed infermieri.

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La sanità pubblica e la concorrenza degli altri due pilastri

di Marco Geddes (Corriere fiorentino del 1/12/2023)

In un recente intervento sul Corriere Fiorentino è stata sviluppata una interessante riflessione sul tema dei tre pilastri che sostengono i sistemi sanitari.

In riferimento alle fonti di finanziamento generalmente i pilastri si articolano in quelli sostenuti: dalla fiscalità generale (quella nazionale con eventuali integrazioni regionali, assai limitate), dalla spesa privata diretta (out of pocket) e dalla spesa intermediata dal sistema assicurativo.

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La libera professione intramoenia: una “lente di ingrandimento” per rileggere la storia del Ssn 

di Marco Geddes   Un’attività di cui non esiste un monitoraggio fin dal momento della sua istituzione, ma che viene stabilito solo nel 1996. Tuttavia allo stato attuale la prima Relazione disponibile sullo stato di attuazione dell’Alpi è del 2012. Chi ha tentato, o sperato, di governare tale istituto, chi invece, sulla base di un principio di laissez faire, laissez

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Più fondi per la sanità, le regioni ci provano

di Matteo Cosulich La Regione Emila Romagna ha approvato, il 31 luglio scorso, una proposta di legge di iniziativa regionale rivolta al Parlamento (leggi qui), per assicurare al Ssr un’adeguata copertura finanziaria. La stessa proposta è stata approvata anche dalla Toscana e dalla Puglia, mentre nelle altre regioni sarà presentata (a cura del PD) ai Consigli regionali. La proposta prevede

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La Via Maestra – 7 Ottobre 2023

La via maestra ce la indica la Costituzione. La nostra Carta è stata pensata e scritta come “un patto di amicizia e fraternità” affidato a tutto il popolo italiano affinché ne sia “custode severo e disciplinato realizzatore”. Sono le parole di Umberto Terracini, presidente dell’Assemblea costituente. Ma “siamo stati all’altezza del compito? Abbiamo ripagato la fiducia riposta in noi dalla

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Rafforziamo il Servizio sanitario nazionale

Rafforziamo il Servizio sanitario nazionale L’autonomia differenziata è una questione che riguarda l’intero Paese e non soltanto singole regioni e va quindi affrontata nel rispetto degli articoli della Costituzione, avviando un percorso di rafforzamento delle capacità della Repubblica di assolvere appieno ai propri compiti di tutela dei diritti civili e sociali delle persone. Il punto di vista di Nerina Dirindin, presidente

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autonomia disuguagliante

No all’autonomia disuguagliante.

Comunicato stampa – Anpi e Cgil promuovono un incontro alla Camera del Lavoro di Milano, mercoledì 12 aprile alle ore 18: “No all’autonomia disuguagliante”. All’incontro interverrà, tra gli altri, Nerina Dirindin, Presidente dell’Associazione Salute Diritto Fondamentale.

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Libera professione infermieri

Libera professione per gli infermieri?

Da Quotidiano Sanità del 29 Marzo – Marco Geddes analizza gli articoli concernenti la sanità contenuti nel Decreto Bollette approvato daI Consiglio dei Ministri del 28 marzo.
Tra gli articoli inseriti su proposta del Ministro della Salute Orazio Schillaci, particolare attenzione merita l’Articolo 11, che elimina le incompatibilità per attività effettuate al di fuori dell’orario di lavoro per le professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione appartenenti al personale del comparto sanità. Quale sarà l’effetto sul nostro sistema sanitario?

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Appuntamento a Firenze il 3 marzo

L’autonomia differenziata rischia di introdurre un regionalismo competitivo e corporativo. Pertanto, il ddl Calderoli va ritirato. Prima di andare avanti con l’attuazione del Titolo V si deve fare un serio bilancio sociale, economico ed amministrativo del ventennio alle nostre spalle. In particolare, va compiuto un esame degli ultimi tre anni segnati dal Covid prima e dalla guerra in Ucraina poi e, in ogni caso, vanno esclusi i pilastri della cittadinanza sociale, come istruzione e sanità dall’autonomia differenziata.

Salute Diritto Fondamentale sostiene l’iniziativa promossa tra gli altri anche da Rosy Bindi e Nerina Dirindin

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Manovra

Manovra: il governo Meloni mostra il volto autentico della destra

di Rosy Bindi, lavialibera n. 18, dicembre 2022 – Se all’estero si mostra rassicurante, in casa il governo Meloni parla e agisce seguendo approcci sovranisti e punitivi. La legge di bilancio non parla all’Italia degli onesti, alle donne in cerca di lavoro, al ceto medio impoverito, alle famiglie più fragili. Per la sanità stanzia risorse del tutto insufficienti e nulla è previsto per arginare la carenza di personale, favorire lo sviluppo della medicina territoriale e il rilancio degli investimenti. Pochi fondi anche per la scuola e i trasporti pubblici. La transizione energetica resta al palo, e mancano indicazioni chiare sull’attuazione del Pnrr. Infine, il progetto per l’autonomia differenziata, predisposto con una velocità che avrebbero meritato ben altri provvedimenti, anche con l’accordo di alcune Regioni guidate dal centrosinistra, si accinge a rendere sempre più disuguale questa nostra Italia, che invece invoca unità e coesione, soprattutto sul fronte della sanità. La prima donna premier non ha affatto stravolto i pronostici.

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AIFA

AIFA, LA RIFORMA NON È NELL’INTERESSE GENERALE

La riforma dell’AIFA non persegue l’interesse della popolazione generale e dei malati – Il risultato di questo nuovo assetto è la limitazione della capacità di controllo dell’AIFA e si traduce in un indebolimento della sua autonomia dalla politica. Si tratta di un messaggio che favorisce un’aumentata dipendenza dagli interessi della industria farmaceutica, che, troppo spesso, non coincidono con quelli della popolazione generale e soprattutto dei malati che utilizzano i farmaci.

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Vaccino

Sentenza salutare (ma non basta)

di Gavino Maciocco, saluteinternazionale.info – La Corte Costituzionale, respingendo i ricorsi, ha stabilito la legittimità dell’obbligo vaccinale introdotto durante il periodo pandemico a tutela della salute dei cittadini. Questa sentenza, però, non basta. In questo articolo, Maciocco ripercorre le tappe principali del periodo pandemico analizzando l’impatto delle campagne vaccinali e delle politiche sanitarie adottate dai vari paesi, per poi proseguire con una riflessione sulle carenze del nostro SSN e delle possibili soluzioni. In particolare, si concentra sui fondi del PNRR per le Case della comunità e sull’assenza (o preoccupante presenza) di dichiarazioni circa il loro utilizzo.

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autonomia

Firma contro l’autonomia differenziata

Firma contro l’autonomia differenziata – Un’Italia disunita, con l’autonomia differenziata delle Regioni, è la prospettiva che si apre con il governo Meloni. Per fermarla, puoi firmare per una legge d’iniziativa popolare. Hanno già firmato Rosy Bindi, Nerina Dirindin, Marco Geddes. È necessario raccogliere 50.000 firme entro sei mesi.

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Cessate

Cessate il fuoco subito!

Cessate il fuoco subito, negoziato per la pace! Manifrstazione nazionale a Roma, il 5 Novembre – Non è il tempo dei singoli protagonismi, è il tempo di unire le forze a tutela della dignità e della qualità della vita delle persone. Per questo Salute Diritto Fondamentale aderisce all’appello e invita a partecipare alla manifestazione.

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sanità

Il vuoto della sanità

di Marco Geddes, saluteinternazionale.info – Nell’assenza di un adeguato progetto per il futuro della sanità pubblica nei diversi programmi elettorali c’è dell’altro. Non solo e non tanto le colpe passate; c’è un’assenza di pensiero. Da alcuni segni, si può presumere, o intravedere, un problema generale. Una serie di sintomi sembra predittiva di una sistemica crisi del nostro Servizio sanitario nazionale.

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elezioni

Sanità e campagna elettorale: silenzi e bugie

di Costantino Troise (Direzione Nazionale Anaao Assomed) quotidianosanita.it – La sanità è la grande assente di questa frettolosa campagna elettorale. Neppure le notizie sui Pronto Soccorso e sulla “pandemia sommersa” delle liste di attesa, spingono i partiti ad accendere un riflettore sul tema. Che l’argomento non li interessi più di tanto, lo si capisce andando a guardare i singoli programmi. La sanità è certo trattata, ma senza un’ottica di sistema. Tanto il consenso non si gioca certo sul finanziamento del Ssn, che qualche candidato vorrebbe addirittura ridurre!

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Lettera aperta

Lettera aperta alle Forze Politiche Italiane

Lettera aperta dell’Alleanza per la Riforma delle Cure Primarie in Italia (1 Agosto 2022) – Salute Diritto Fondamentale è tra i firmatari della lettera. L’imminente pubblicazione dei programmi elettorali ha indotto L’Alleanza a scrivere una lettera aperta alle forze politiche italiane per apportare un contributo alla proposta programmatica che le forze politiche italiane si apprestano a presentare agli elettori.

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autonomia differenziata

L’autonomia differenziata in sanità

di Marco Geddes da Filicaia, saluteinternazionale.info – La regionalizzazione differenziata romperebbe ogni idea di equa distribuzione delle risorse. Applicata alla sanità, tale misura porterebbe alla frammentazione del Servizio sanitario nazionale. Il silenzio del Ministro della salute al riguardo è assordante.

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Rana

La metafora della rana bollita

Editoriale per Epidemiologia e Salute, Nerina Dirindin – In questo editoriale per Epidemiologia e Prevenzione, Nerina Dirindin usa la nota metafora della rana bollita per esporre la situazione sanitaria del nostro Paese. La pandemia ha colpito il Sistema sanitario nazionale (SSN) italiano in un momento di forte debolezza e ha svolto un ruolo di acceleratore del processo di lenta e progressiva sostituzione di parte del servizio pubblico con il mercato privato. Questo processo, lento e costante, è in quanto tale estremamente pericoloso.

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Riforma Basaglia: l’Italia la rinnega?

Lettera aperta del Coordinamento Nazionale Salute Mentale – Il 14 giugno scorso, il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio si è recato in Kenya per presenziare alla posa della prima pietra di un ospedale psichiatrico.
Il Coordinamento Nazionale Salute Mentale ha espresso la sua forte preoccupazione sul significato di questo gesto, che sembra rinnegare tutti i progressi che la Riforma Basaglia rappresenta.

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Prevenire la guerra? Ci vorrebbe una scienza

di Paolo Vineis, Scienza in rete, 31 Maggio 2022 – In questi anni di lotta al Covid, i bollettini ci hanno bombardato con informazioni riguardanti l’emergenza, dal coprifuoco alla lotta dei medici in prima linea. Basta una frase come quella precedente per mostrare con quale facilità e pervasività si sceglie di usare la guerra come metafora della malattia. Tuttavia, argomenta Vineis, una metafora assai più utile sarebbe quella a parti inverse.

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7 Aprile, Giornata Mondiale per il Diritto alla Salute: fra guerra e nuove varianti il rischio ripresa della pandemia

Comunicato di oltre 30 organizzazioni – La pandemia non è finita e il rischio di una sua ripresa è sempre più concreto. Una nuova variante si sta diffondendo in Europa e molte altre rischiano di svilupparsi nel sud del mondo. A fronte di questo scenario, e in prossimità della riunione del WTO (l’Organizzazione Mondiale del Commercio), numerose organizzazioni stanno lanciando un appello all’UE, al Parlamento Europeo e all’OMC. La richiesta è chiara: la sospensione immediata dei brevetti sui vaccini. 

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MMG, lettera aperta: “Vorremmo giocare in nazionale”

Circa 80 medici di medicina generale scrivono alle Regioni per ribadire l’opportunità del passaggio alla dipendenza della categoria. Gli stessi firmatari avevano inviato una analoga richiesta al ministro della Salute già lo scorso ottobre.
«Tanti MMG in Italia vorrebbero fare solo i medici e non gli imprenditori fra cooperative, società di servizio, accreditamenti… per non parlare delle AFT (ndr: Aggregazioni Funzionali Territoriali)! Perché voler negare questa possibilità di scelta? Bisogna imparare dal passato, bisogna imparare dalla pandemia!»

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Salute: bene comune?

Incontro con Rosy Bindi, 1 Marzo (ore 20:45) – I circoli ACLI della città di Bergamo, in collaborazione con le parrocchie di Longuelo, Villaggio degli Sposi, Campagnola e San Tomaso, organizzano per il mese di marzo 2022 degli incontri sui temi fondamentali della cura e della sanità. I dialoghi verranno trasmessi alle 20:45 in diretta streaming sui canali Facebook e Youtube di Acli Bergamo. Il primo incontro sarà con Rosy Bindi.

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Case di comunità: siamo sulla strada giusta?

Intervista a Marco Geddes, Forward, 10 febbraio 2022 – In questa intervista pubblicata su Forward, Marco Geddes presenta caratteristiche e problematiche di una delle misure previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: l’apertura delle Case di comunità.

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La salute pubblica e la grande opera delle Case di comunità – Il Manifesto

di Antonio Floridia e Marco Geddes, il Manifesto, 15 febbraio 2022 – I guasti della tecnocrazia nel caso esemplare delle strutture territoriali: 1.350, una ogni 40 mila abitanti. Con una stima di decine di migliaia di addetti. Chi decide? Spendere, bene e velocemente, i fondi europei. Che occorra saperli bene utilizzare è un saggio proposito, ma l’imperativo della velocità non sembra essere sempre un buon viatico, né implica di per sé che si facciano le cose nel modo più efficace.

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Le illusioni del bonus psicologi, la speranza nella psicologia

di Antonello d’Elia, presidente di Psichiatria Democratica – Chi avrebbe mai previsto che la pandemia da Covid, con tutto il suo carico di danni e dolori non ancora terminati, avrebbe innescato in Italia un dibattito sulla psicoterapia e sulla salute mentale? Eppure è quanto sta accadendo, e possiamo solo rallegrarcene. Poter parlare di come si possa soffrire anche a causa di eventi minacciosi e dolorosi e di come tale sofferenza possa essere trattata attraverso l’ascolto, l’apertura a possibili elaborazioni, il superamento dello smarrimento e dell’abbandono è una conquista sociale collettiva. Insomma, pur non sapendo bene in cosa consista la salute mentale si è diffusa la consapevolezza che la si può perdere o che, quanto meno, si può avvertire il bisogno che qualcuno se ne faccia carico.

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Papa Francesco: “Difendete il sistema sanitario pubblico, una delle cose belle dell’Italia”

«Il fisco sostiene i medici. Per favore continuate con il sistema sanitario gratuito e questo viene dal fisco, difendetelo, perché non dovremmo cadere in un sistema sanitario a pagamento dove i poveri non hanno diritto a nulla. Una delle cose belle che ha l’Italia è questo. Per favore conservatelo». Il Papa si rivolgeva ad una delegazione dell’Agenzia delle entrate. Non è la prima volta che Francesco tocca questo tema. Lo ha fatto più volte nel corso della pandemia ed era tornato a lodare, e difendere, la sanità pubblica anche nell’Angelus dell’11 luglio scorso, pronunciato dal Policlinico Gemelli, dove era ricoverato.

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Ora investire sul personale della sanità

Intervista a Rosy Bindi di Eva Massari, Il Foglio Salute – Mancano all’appello diecimila medici e il doppio degli infermieri; «Si dovrebbe arrivare a superare quel tetto di spesa per il personale sanitario ancora presente nella legge di Bilancio. Gli investimenti del Pnrr sono destinati alla costruzione di mura e acquisto di tecnologie. Ma serve il personale».

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Omicron, Bindi: “Per vaccinare l’Africa liberalizzare i brevetti”

Intervista di Giovanna Casadio, Repubblica.it, 29 Novembre 2021 – “Nella legge di bilancio sulla sanità va tolto il tetto di spesa per il personale. Mancano migliaia di medici, infermieri e professionisti sanitari”. Rosy Bindi, l’ex ministra della Sanità, ex presidente del Pd, cattolica democratica, passa al setaccio le misure contenute nella manovra. Avverte del rischio di trasformare il ministero della Salute in quello dei vaccini, perché in piena pandemia occorre comunque avere uno sguardo d’insieme. Ma soprattutto, mentre la variante Omicron avanza in un continente, l’Africa, con un bassissimo tasso di vaccinazione, torna sulla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini: “Vince Big Pharma perché la politica è debole. Ma così perdiamo tutti. È stato dimostrato che i produttori di vaccini incrementano le loro casse di 4 milioni di dollari ogni ora. È accettabile? Si può fare tanto profitto sulla sofferenza delle persone?”.

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Il PNRR e la riforma dell’assistenza socio sanitaria territoriale

2 Dicembre 2021, ore 16

ASSEMBLEA

della Rete Salute Welfare Territorio, a cui Salute Diritto Fondamentale aderisce

Il PNRR e la riforma dell’assistenza socio sanitaria territoriale. La tutela della Salute e la Cura nei luoghi della vita quotidiana

Si avvicina il termine per l’approvazione della Riforma dell’assistenza territoriale prevista dal PNRR, il Piano di Ripresa e Resilienza. Circolano documenti elaborati dal gruppo di lavoro Stato Regioni coordinato da Agenas su delega del Ministero della Salute. Si tratta di decisioni che riguardano le condizioni di vita e i diritti di milioni di persone, che impongono innovazioni, che coinvolgono direttamente chi lavora nei servizi del welfare sociale e sanitario. Per tutto questo meriterebbero di essere precedute da un grande confronto che coinvolga, accanto alle istituzioni (Governo, Regioni, Comuni), le organizzazioni sociali e sindacali. Questo confronto, che andava promosso dal Governo, non c’è stato. E allora va organizzato dal basso.

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Critiche sì, insulti no. Lettera al Direttore di quotidianosanita.it

L’immagine è sulla copertina del libro di Carofiglio, citato nella lettera di Marco Geddes da Filicaia Gentile Direttore, ho letto con interesse  l’articolo di Claudio Maria Maffei (Quotidiano Sanità, 15 settembre) che, a commento di un intervento (Bindi, Dirindin, Geddes) effettuato in rappresentanza dell’Associazione Salute Diritto Fondamentale aggiunge, agli indizi di privatizzazione a cui abbiamo fatto riferimento, un ulteriore elemento.

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PNRR e assistenza sanitaria territoriale. È l’ora delle scelte.

di Gavino Maciocco

Dai prossimi atti del Governo in tema di sanità territoriale si capirà se le risorse del PNRR saranno utilizzate per migliorare la salute della popolazione o per ingrossare il portafoglio della sanità privata. Il PNRR per ora non fa una scelta tra due possibili opzioni e rimanda l’identificazione del modello organizzativo all’approvazione di un decreto ministeriale da adottarsi entro il 31 ottobre 2021. Proviamo ad applicare il dilemma pubblico/privato all’Assistenza domiciliare.

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Indietro tutta sulla spesa sanitaria nel biennio 2022-2024

di Maria Chiara Giorgi, Il Manifesto, 16/09/2021

Sanità. Si è persa la questione fondamentale che dovrebbe occupare l’agenda politica: ovvero lo strumento che garantisce a tutti e tutte, indistintamente, la tutela della salute, a partire dall’assistenza territoriale e dalla prevenzione, volto a perseguire gli obiettivi di uguaglianza, universalismo, omogeneità territoriale, globalità delle cure Nel tanto parlare di green pass e di terza dose del vaccino, si è persa la questione fondamentale che dovrebbe occupare l’agenda politica: lo stato di salute del nostro Servizio sanitario nazionale (Ssn). Ovvero dello strumento che garantisce a tutti e tutte, indistintamente, la tutela della salute, a partire dall’assistenza territoriale e dalla prevenzione, volto a perseguire gli obiettivi di uguaglianza, universalismo, omogeneità territoriale, globalità delle cure.

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Quattro indizi sul rischio privatizzazione SSN

Conferenza stampa Rosy Bindi, Nerina Dirindin, Marco Geddes Il Servizio sanitario nazionale è arrivato impreparato all’appuntamento con il COVID-19, penalizzato da anni di de-finanziamento, di tagli dei posti letto e del personale e da politiche che hanno inciso negativamente sulla tenuta dei servizi territoriali e di prevenzione. Ha mostrato le sue debolezze e fragilità.Rapidamente si è sviluppato un generale consenso

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“PNRR: prendersi cura, come” intervento di Rosy Bindi

Cosa ci ha insegnato la pandemia? Come evitare di sprecare le risorse del PNRR?Come si esce dai problemi seguiti alla “regionalizzazione” del sistema sanitario e alla diversificazione dei modelli? Rosy Bindi risponde alle sollecitazioni di Monica Guerzoni durante il dibattito: “PNRR: prendersi cura, come” alla Festa nazionale dell’Unità.

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Case della Comunità in Comune

Di Marco Geddes su saluteinternazionale.info

La realizzazione delle Case della Comunità chiama in causa i Comuni per gli aspetti gestionali relativi all’integrazione socio-sanitaria, e per le implicazioni urbanistiche relative alla scelta di dove realizzare queste strutture. Uno degli elementi più innovativi del PNRR Sanità (Missione 6) è rappresentato dalle Case della Comunità (CdC) per le quali è previsto un finanziamento di 2 miliardi. L’obiettivo è di dotare il territorio di “… uno strumento – come recita testualmente il PNRR – attraverso cui coordinare tutti i servizi offerti” e di garantire alla popolazione “… un punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie”.

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Papa Francesco, Angelus dal Gemelli: “Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti”

«In questi giorni di ricovero in ospedale, ho sperimentato ancora una volta quanto sia importante un buon servizio sanitario, accessibile a tutti, come c’è in Italia e in altri Paesi. Un servizio sanitario gratuito che assicuri un buon servizio accessibile a tutti. Non bisogna perdere questo bene prezioso. Bisogna mantenerlo! E per questo occorre impegnarsi tutti, perché serve a tutti e chiede il contributo di tutti. Anche nella Chiesa succede a volte che qualche istituzione sanitaria, per una non buona gestione, non va bene economicamente, e il primo pensiero che ci viene è venderla. Ma la tua vocazione è in Chiesa: non è avere dei quattrini, è fare il servizio, e il servizio sempre è gratuito. Non dimenticatevi: salvare le istituzioni gratuite».

L’Angelus integrale

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PNRR in sanità. La parola al management

di Marco Geddes, su saluteinternazionale.info

Un gruppo di studiosi di economia, management e politiche sanitarie, appartenenti a sei università, si confrontano sul futuro del SSN. Il documento che ne è scaturito costituisce un’interessante proposta oltre che per il contenuto, per la provenienza degli autori, studiosi di economia, management e politiche sanitarie appartenenti alle Università di Roma (Cattolica e Tor Vergata), di Milano (Politecnico e Bocconi), di Torino e di Pisa (Scuola Superiore Sant’Anna). Il testo si apre con la sintesi di un Focus che elenca le ragioni per cui, a seguito della pandemia, sta aumentando il divario sociale nella mortalità. Gli autori affrontano, quale primo elemento di riflessione, il problema della governance per l’attuazione del PNRR, proponendo uno schema con il coinvolgimento immediato di tutta la filiera istituzionale secondo un processo sincretico che coordina momenti più centralizzati e altri bottom-up.

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Vicinanza, ascolto, comunità: gli ingredienti giusti per una sanità attenta ai bisogni dei cittadini

Intervista a Nerina Dirindin a cura di Rebecca De Fiore, su forward.recentiprogressi.it
Secondo il ministro della salute la parola chiave del SSN è “prossimità”; quali contenuti possono riempirla di senso in direzione di un cambiamento? «Il primo concetto è “vicinanza”, innanzitutto dal punto di vista fisico. Essere vicini alle persone, cittadini o operatori, è fondamentale per comprenderne i bisogni, le apprensioni e le difficoltà. Ciò vale sia per i singoli individui sia per le istituzioni. Poi assocerei la parola “ascolto”; ascoltare significa accettare e riconoscere l’altro come persona, persona con dignità e diritti. L’ultimo concetto è “comunità”. Le comunità sono oggi spesso lontane le une dalle altre, così si diffonde l’idea che siano i cittadini ad aver bisogno delle istituzioni e non invece che siano le istituzioni ad essere al servizio dei cittadini e delle comunità».

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28 maggio ore 16, dibattito pubblico

PNRR, PASSI IN AVANTI MA SERVE MOLTA PIÙ ENERGIA PER SALUTE E DIRITTI SOCIALI
è un’iniziativa della “Rete Salute, Welfare, Territorio”
Intervengono tra le/gli altre/i: Pietro Barbieri, Rosy Bindi, Giovanni Bissoni, Andrea Canini, don Virginio Colmegna, Alessio D’Amato, Giovanna Del Giudice, Rossana Dettori, Nerina Dirindin, Ignazio Ganga, Marco Geddes, Stefano Lorusso, Flavio Lotti, Gavino Maciocco, Angelo Marano, Rosario Mete, Margherita Miotto, Emmanuele Pavolini, Domenico Proietti, Franco Rotelli, Elena Rubatto, Benedetto Saraceno, Gianni Tognoni

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Rosy Bindi: “Più coraggio sui vaccini, bene comune”

di Giovanna Casadio, Repubblica.it, 23 maggio 2021

Nei giorni scorsi il premier Draghi al G20 ha proposto lo stop al diritto esclusivo delle aziende produttrici del farmaco immunizzante. L’ex ministra della Salute: “Nessun interesse privato può frapporsi alla produzione e alla disponibilità di un bene comune, che è l’unica strada per assicurare la salute di tutti. Il Pd dovrebbe avere più coraggio e intestarsi la battaglia per la sospensione dei brevetti sui vaccini. Ora poi, ci saranno risorse importanti per la sanità nel Pnrr: serviranno anche se aumenterà il fondo sanitario nazionale. L’impreparazione del nostro sistema sanitario davanti alla pandemia, è dipesa anche dal sottofinanziamento degli ultimi vent’anni”. Rosy Bindi, ex ministra della Salute, ex presidente della commissione Antimafia, cattolica democratica, dà battaglia su vaccini e riforma della sanità. “Il sistema sanitario italiano va ricondotto a unità: 21 sistemi sanitari regionali non ne fanno uno nazionale”, denuncia.

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Il PNRR: passi in avanti ma non basta. Serve molta più energia per Salute e diritti Sociali

In questi mesi abbiamo più volte affermato che è necessario utilizzare bene le ingenti risorse messe in campo dall’UE per reagire alla grave emergenza sanitaria, sociale ed economica causata dalla pandemia. Abbiamo rivendicato un uso appropriato e rigoroso dei finanziamenti per orientarli decisamente verso un modello di prevenzione e di assistenza ad alta integrazione socio sanitaria, diffusa nel territorio. Abbiamo anche criticato duramente la prime bozze (gennaio 2021) di Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza; riconosciamo che qualcosa è cambiato, si sono fatti passi in avanti – ad esempio per la non autosufficienza, l’assistenza domiciliare integrata e i progetti per alternative all’istituzionalizzazione delle persone anziane e con disabilità – ma rimangono gravi lacune da colmare.

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WTO, Vaccini, Stop Brevetti: USA in corsa, l’Europa ancora in panchina?

Comunicato stampa 6 maggio, Comitato Italiano petizione ICE, Right2cure – No profit on pandemic, Diritto alla Cura – C’è un quadro nuovo, pieno di speranza e prospettive concrete nelle possibilità di avere vaccini sufficienti per tutti con la sospensione dei brevetti, voluta adesso anche dal “gigante” americano: il blocco monolitico dei paesi ricchi si è fortemente incrinato, per questo ci allarma e stupisce ancor di più il silenzio, ad oggi, di Draghi, a cui ci siamo appellati con una lettera del 19 aprile scorso, sottoscritta da oltre 100 realtà associative italiane, fra cui, le maggiori organizzazioni sindacali.

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Rosy Bindi: l’Italia faccia la sua parte sulla sospensione dei brevetti sui vaccini

“L’annuncio del presidente Biden di voler sostenere la sospensione dei brevetti sui vaccini anti Covid è un cambio di rotta importante. Può fare finalmente la differenza nel Wto, dove finora l’opposizione di Usa e UE aveva impedito di attivare le procedure per la sospensione temporanea della proprietà intellettuale dei vaccini.Ci vorrà ancora del tempo per rendere operativa questa svolta, per

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Perché i veri liberali dovrebbero ribellarsi all’abuso dei brevetti

di Vincenzo Visco, pubblicato su Il Sole 24 Ore
Le recenti polemiche e conflitti tra l’Unione europea e le multinazionali farmaceutiche possono essere una utile occasione per affrontare una delle cause principali dell’aumento delle diseguaglianze e della concentrazione del potere che si è verificato nel mondo occidentale negli ultimi 30 anni, vale a dire il ruolo che hanno assunto i brevetti e l’ossessiva difesa della “proprietà intellettuale” nelle nostre economie. Ed è in realtà inquietante che la proposta di sospensione temporanea della validità dei brevetti per consentire una più rapida produzione e distribuzione dei vaccini anti Covid, si stata ignorata e respinta.

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Politiche industriali, riflessione a margine della pandemia

di Paolo Rappuoli
Maggio 1980: iniziavo la mia esperienza professionale all’interno dell’industria farmaceutica. Fui assunto, dopo una selezione, dall’Istituto Sieroterapico e Vaccinogeno Toscano “Sclavo” di Siena; prima destinazione un gruppo che si occupava di elettrochimica all’interno del moderno Centro ricerche. In seguito sono stato impiegato in un laboratorio di chimica organica sempre all’interno del Centro ricerche; poi nella ricerca e sviluppo per la produzione sperimentale di una proteina con funzioni nei processi antivirali naturali; infine nella nascita del Centro di Sviluppo Biotecnologie alla cui base erano poste le allora innovative tecniche di ingegneria genetica.

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La solidarietà che conviene

di Roberta Lisi e Ivana Marrone su collettiva.it

Sospendere la titolarità dei brevetti sui sieri e sui farmaci anti Covid per immunizzare il più rapidamente possibile tutta la popolazione mondiale. Puntare sulle professioni sanitarie riconoscendone il valore. Tornare alla titolarità del pubblico e dello Stato nella tutela della salute. Questa la ricetta di Rosy Bindi contro la pandemia.

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One health: la salute dell’uomo è anche connessa a quella degli animali

di Maria Caramelli
Il controllo delle malattie infettive emergenti richiede un nuovo approccio dopo il Covid. Per ora il dibattito è sostanzialmente concentrato sulle strategie migliori per disporre di farmaci, vaccini e servizi in vista delle future epidemie.
Lascia un po’ perplessi l’assenza o quasi di discussione su come evitare queste future epidemie. Considerando il gigantesco danno fatto dal virus, è evidente che le nuove minacce andrebbero fermate alla fonte, quella animale. Secondo l’OMS le zoonosi, le malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo, rappresentano il 65% delle malattie infettive emergenti. Anche il Covid 19 è una zoonosi.

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Tutto quello che è necessario per la salute delle persone

Rosy Bindi, già ministra della Sanità, Nicoletta Dentico della Society for International Development e Silvio Garattini, presidente dell’Istituto Mario Negri, scrivono al premier Draghi chiedendo un impegno per favorire l’accesso dei Paesi poveri ai vaccini, derogando ai diritti di proprietà intellettuale.

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Vaccini. Il silenzio sulla licenza obbligatoria

di Gavino Maciocco (pubblicato su saluteinternazionale.info) La questione dei brevetti dei farmaci emerge fragorosamente ogni volta che le ragioni del profitto si scontrano con quelle della salute e della vita delle popolazioni. Il 12 aprile 1955 Jonas Salk annunciò la disponibilità del vaccino contro la poliomielite. A un giornalista che gli chiedeva perché non avesse brevettato la sua scoperta Salk rispose

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Racconto comico – grottesco sulla sanità

(pubblicato su culturacommestibile.com)
Un amico, al fine di alleviare la prima domenica in zona rossa, mi ha inviato un pregevole pezzo, un racconto comico grottesco a firma di tale Marattin, pubblicato su un sito che immagino faccia parte della famosa manifestazione “Lucca Comics”. Marattin! Forse uno pseudonimo, un nom de plume? Il testo merita un commento per la valenza simbolica di questo genere letterario diffuso in Italia.

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Finanziamenti europei per la ripresa: usarli bene. Priorità: assistenza sociale e sanitaria territoriale

Nuovo grido di allarme lanciato dai primi firmatari dell’ Appello : “PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza): uno schiaffo alla sanità pubblica, briciole alla salute della popolazione”.
Non vediamo significativi mutamenti negli orientamenti del Governo sulle destinazioni alla Sanità ed ai Servizi Sociali del Recovery Fund, manca il radicale ripensamento sulla direzione di marcia per investire anche le poche risorse ora previste: così l’appello di una vasta coalizione di associazioni, di CGIL, CISL e UIL, e di centinaia di personalità dei mondi professionali, culturali e sociali, che ha individuato la priorità nel potenziamento dei servizi socio sanitari territoriali, e che finora è caduto nel vuoto. Non osiamo nemmeno ipotizzare che possa permanere questo silenzio.

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Salute al nuovo anno

Evento online: idee e proposte per nuove politiche sanitarie MERCOLEDÌ 30 DICEMBRE DALLE ORE 17 ALLE ORE 18 su https://www.youtube.com/channel/UCvPnmvekq0RPsr7Q6UsDTYQ  L’incontro avrà base all’Adriano Community Center di Milano (Proges), attualmente operativo come “Covid Hotel”. L’iniziativa, organizzata da “Prima la Comunità” per chiedere un’inversione di rotta in tema di politiche della salute, s’inserisce nel percorso organizzato dalle associazioni che hanno promosso

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Medici immigrati, il paradosso dell’integrazione negata

di Livia Turco “Chi ha permesso di soggiorno di lungo-residenza e titoli di studio e di tirocinio adeguati deve poter partecipare ai concorsi previsti dalla sanità pubblica”, così Livia Turco nel suo blog su Huffingtonpost.  “Il paradosso dell’integrazione negata consiste nel fatto che nel nostro Paese un immigrato pur con lunga residenza, pur con titoli di studio e comprovata professionalità

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«Cosi lasciano ai privati la sanità dopo il Covid»

Intervista a Rosy Bindi di Daniela Preziosi, Domani 19 dicembre 2020 Fra le tante storie della sua storia di politica, Rosy Bindi è stata ministra della Sanità nei governi Prodi e D’Alema, dal 1996 al 2000. Ed è la madre di una riforma tuttora in vigore. Anche per questo è fra i promotori di un appello il cui titolo dice

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Uno schiaffo alla sanità pubblica

La proposta di PNRR presentata dal Governo riserva agli investimenti per la Salute 9 miliardi: appena il 4,6% delle enormi risorse messe a disposizione con Next Generation UE (quasi 200 miliardi). E’ una scelta che ha dell’incredibile. La pandemia ha mostrato quanto fragile, indebolito dai tagli e impreparato fosse il Servizio sanitario italiano e ancor più i servizi sociali. In

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Per la sanità italiana serve un grande piano occupazionale

Lettera di Marco Geddes su quotidianosanità.it Nel corso di questa pandemia le emergenze a cui le istituzioni, in particolare Governo e Regioni, devono far fronte, sono molteplici e l’urgenza di assumere provvedimenti – non sempre attuati con la indispensabile tempestività – è di ostacolo all’avvio di azioni la cui efficacia si paleserà solo a distanza. Il mancato avvio di tali misure

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Le zoonosi e il rischio per la salute globale

di Maria Caramelli, medico veterinario, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino Russel Mead, noto politologo statunitense, ha detto che dopo quelle dell’industria e della finanza, adesso comincia l’era della biologia. Ovvero l’era in cui saper controllare (o scatenare) le malattie infettive darà a un Paese un vantaggio strategico immenso. Il disastro innescato dal virus SARS-Cov-2, capace di fare salti di specie

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Verso la Conferenza Nazionale 2021

L’Assemblea vuole essere un momento di ampio confronto e dibattito con gli operatori dei servizi di salute mentale, i familiari e le persone che utilizzano i servizi di salute mentale e vivono la condizione della sofferenza mentale, per costruire un percorso condiviso che parta dai bisogni reali delle persone per una salute mentale di comunità orientata al pieno rispetto dei

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Bindi: “Mi ha addolorato leggere quelle frasi”

Colloquio con Rosy Bindi, di Carmelo Caruso, il Foglio, 4/12/20 Solo lui può farlo. Silvio Berlusconi prenda posizione contro l’attacco più immeritato rivolto alla sua avversaria più sincera. La sinistra, ad eccezione dei sindacati, non l’ha difesa.  I fatti. “Quando ho visto che girava la candidatura di Rosy Bindi come commissario in Calabria, mi sono messo le mani ai capelli:

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Il Piemonte non può aspettare un giorno in più

Lettera al Presidente Cirio firmata da oltre 350 professionisti La condizione in cui versa la sanità piemontese ci lascia senza parole. È forte il dolore per le troppe persone morte a causa del virus Sars-Cov2; è acuto il senso di impotenza di fronte a una situazione che appare ormai fuori controllo; è più che mai sentita la gratitudine verso coloro

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La salute bene comune

intervista a Rosy Bindi, di Roberta Lisi su collettiva.it “Non è la riforma del ’78 che sta mostrando i suoi limiti, sono la mancata piena applicazione dello spirito di quella riforma e le tante ferite che ha subito in questi decenni con interventi che si sono configurati come vere e proprie controriforme che hanno determinato l’attuale debolezza del nostro sistema sanitario.

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Bufale in Strada

di Paolo Rappuoli Su Repubblica di ieri 2 dicembre 2020 Gino Strada, ha espresso un giudizio sull’operato di Rosy Bindi allorché ricoprì la carica di Ministro della Sanità negli anni ’90. Il fondatore di Emergency ritiene che «lo slittamento verso il privato» del SSN sia iniziato proprio sotto la guida del Ministro Bindi. Un vero e proprio abbaglio, testimoniato -solo

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Covid-19. L’affetto e la cura

di Marco Geddes, pubblicato su saluteinternazionale.info La popolazione più fragile è stata duramente colpita dal virus e anche dall’isolamento affettivo. Nelle case, nelle residenze, negli ospedali. Alla fine qualcosa si è mosso. Per fronteggiare la diffusione del contagio, in particolare in ambienti in cui la fragilità delle persone ospitate le rende più a rischio di sviluppare forme gravi di malattia e

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“Questo regionalismo ha fallito. Via l’autonomia differenziata” – I presidenti di Regione si sono illusi d’essere ‘governatori’, se non addirittura ‘sovrani’

intervista a Gaetano Azzariti, di Silvia Truzzi, il Fatto Quotidiano 28 novembre 2020 Nel 2001, il centrosinistra approva la riforma del Titolo V della Costituzione, che ridisegna le competenze legislative di Stato e Regioni. Vent’anni dopo tutti sono concordi nel dire che qualcosa è andato storto. Abbiamo chiesto lumi a Gaetano Azzariti, ordinario di Diritto costituzionale alla Sapienza, che per

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MMG, lettera a Otto e mezzo (La7)

di Margherita Miotto Durante la trasmissione “Otto e mezzo” di sabato 28 novembre, alla domanda della conduttrice Gruber sull’indebolimento della medicina generale in Lombardia, l’Assessora regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti affermava che i Medici di Medicina Generale sono dipendenti dello Stato, non della Regione; testualmente: «A parte che i medici di base, lo sanno benissimo tutti, non dipendono dalla

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Vaccini (veramente) per tutti

di Nicoletta Dentico e Silvio Garattini (tratto da saluteinternazionale.info) Perché il vaccino diventi “bene comune” è necessario sospendere il regime di monopolio brevettuale. A nove mesi dall’inizio della pandemia non esiste ancora una misura di politica internazionale in grado di garantire a tutti l’accesso al vaccino o agli altri rimedi che saranno scoperti contro Covid-19.  Da mesi si fa grande esercizio

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Profondo rosso

di Marco Geddes (pubblicato su saluteinternazionale.info) La seconda ondata della pandemia Covid-19 dilaga in tutto il mondo, colpisce duramente l’Europa e mette in ginocchio i sistemi sanitari più fragili, come quello italiano, che nelle ultime settimane registra un’impressionante accelerazione dei livelli di mortalità (x 100 mila abitanti) – tra i più alti al mondo – costringendo di conseguenza il governo ad

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La sofferenza silenziosa. Il welfare che non c’è

di Livia Turco (pubblicato su quotidianosanità.it) In Italia il Welfare continua ad essere identificato con la sanità e la previdenza. L’intervento sociale continua ad essere considerata assistenza riparativa a affidata ai bonus ed agli interventi monetari. I servizi sociali privi di una rappresentazione del loro valore continuano a rimanere i figli di un Dio minore. Eppure la Riforma che prevede il

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Le “carcasse” di cui ci dobbiamo liberare

di Nerina Dirindin Credevamo (sbagliando) di poter ritornare alla normalità. O almeno a una condizione di ordinata coesistenza con il virus. Invece siamo ripiombati nell’emergenza.  Questa volta è tutto più difficile, perché il vantaggio conseguito sul fronte della conoscenza del Coronavirus non è sufficiente a compensare l’affievolirsi dello slancio generoso dimostrato in primavera da tutta la popolazione (in particolare dalla gran

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Salute mentale, il gruppo di lavoro esiste ancora?

di Peppe Dell’Acqua, su news-forumsalutementale.it La pandemia sembra aver svelato i limiti, le miserie e le inadeguatezze delle politiche di salute mentale, e delle pratiche. Sono numerosi gli incontri dove operatori, ricercatori e cittadini attivi si interrogano sul che fare. Non tanto cosa fare oggi in tempo di ristrettezze e di chiusure ma come affrontare il dopo sicuri che tutto dovrà

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COVID-19, servono provvedimenti drastici adesso

di Giorgio Parisi (da scienzainrete.it) Quale è la situazione epidemica in Italia? Stiamo in presenza di un andamento esponenziale. Dai primi giorni di ottobre, i casi accertati di Covid-19 stanno raddoppiando ogni settimana e per ogni ottanta casi c’è un morto dopo una decina di giorni o poco meno. Una settimana è proprio il lasso di tempo che in media ci

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Per combattere la solitudine, per non perdere la tenerezza

di Marco Geddes (pubblicato su quotidianosanita.it) La diffusione del Coronavirus, ci ripropone un dilemma morale, rispetto alla tutela della salute degli anziani, in particolare nelle RSA, nonché dei ricoverati, anche in condizione critica e, per alcuni, in fase terminale. Il dilemma fra affetti e supporto psicologico da un lato e interruzione dei contatti con l’esterno, vale a dire con parenti,

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Si sfrutti il Covid per lavorare sulla salute mentale con percorsi personalizzati

di Nerina Dirindin, tratto da conferenzasalutementale.it Per l’ex senatrice Nerina Dirindin, docente di Economia pubblica del Welfare e di Scienza delle finanze all’Università di Torino che il 17 ottobre interverrà alla Settimana della Salute di Modena, «c’è bisogno di un cambio di paradigma, di una trasformazione culturale» che porti a «evitare quando è possibile il ricovero nelle strutture residenziali e ospedaliere,

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“Oltre l’emergenza: la comunità è salute”

Il convegno promosso da ‘Prima la comunità’ (cui aderisce anche Salute Diritto Fondamentale), si è tenuto a Roma, ha partecipato anche il Ministro della Salute, Roberto Speranza. Segnaliamo gli interventi di don Virginio Colmegna e della nostra presidente Nerina Dirindin.

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A 40 anni dalla morte di Basaglia

di Maria Grazia Giannichedda (testo e foto de’ il Manifesto) Sono passati quarant’anni da quel 29 agosto 1980 in cui Franco Basaglia se n’è andato quasi all’improvviso, ma la lontananza sembra, se possibile, ancora maggiore. Si è spenta infatti anche l’eco delle discussioni non di rado feroci e delle lotte che hanno animato i primi vent’anni della riforma psichiatrica, la

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In ricordo di Elena Casetto

13 agosto 2020.Per non dimenticare È passato un anno dalla morte di Elena Casetto, giovane donna di 19 anni ricoverata nel Serviziopsichiatrico dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, legata mani e piedi, e trovatacarbonizzata nel suo letto, sola, in una stanza chiusa a chiave.Il 13 febbraio scorso a Bergamo, a sei mesi dalla sua morte, presente la madre, il ForumAssociazioni

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Così il virus ha bloccato i medici di famiglia

di Paolo Russo (da La Stampa del 4/8/2020) Sono stati gli eroi di marzo, caduti per aver affrontato a mani nude il virus. Ma per molti esperti e i loro colleghi specialisti sono anche i grandi assenti della guerra al Covid, scollegati dalla rete ospedaliera e barricati nei loro studi a consultare al telefono i propri assistiti. È l’esercito dei

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COVID 19 e salute delle donne

Foto MinSalute di Tullia Todros I primi dati relativi all’infezione da coronavirus SARS-2 (COVID-19) evidenziavano differenze di genere nella risposta al virus: la malattia era meno grave nelle donne e più grave negli uomini. Questa differenza si è confermata nel tempo: l’infezione colpisce in misura più o meno simile uomini e donne, ma la mortalità è minore fra le donne,

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Appunti e riflessioni per il dopo

intervista a Nerina Dirindin di Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà, www.grusol.it Lo scorso 20 aprile scrivevi “Mi viene da piangere perché ho paura che non ci si impegni abbastanza a prendere appunti, per quando l’emergenza sarà allentata e tutto potrebbe tornare come prima”. A distanza di un mese, con l’emergenza che si sta allentando, sono cambiate le tue preoccupazioni? In questo periodo ho continuato a prendere

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Che cosa è l’eccellenza?

di Nerina Dirindin, Associazione Salute Diritto Fondamentale Considerereste eccellente uno studente che ha 9 in matematica e 2 in italiano? Certamente no. Per essere giudicato eccellente dovrebbe raggiungere ottimi risultati in tutte le materie. Altrimenti sarebbe eccellente solo in matematica. Giudichereste eccellente una sanità che ottiene ottimi risultati nell’assistenza ospedaliera ma è carente nelle cure primarie? Certamente no. Per essere

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Piccoli ospedali e dintorni

di Tullia Todros* Leggo in questi giorni che Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna, programma di riaprire i piccoli ospedali, perché in occasione dell’attuale emergenza “abbiamo la conferma, una volta di più, che la forza della nostra rete è proprio la presenza di questi ospedali del territorio”.  Ovviamente sarebbe opportuno che questa affermazione venisse supportata dai dati. Quali sono state le cure offerte

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“VOGLIAMO UN FUTURO PER LA NOSTRA SALUTE” – Appello per ripartire con coraggio

La nostra Associazione aderisce all’appello del Movimento nazionale “Prima la comunità”. “L’uscita dalla condizione di quarantena, che ha modificato profondamente le abitudini quotidiane di tutti, è l’occasione per vedere nascere una comunità rinnovata e consapevole. L’appello è stato lanciato dal Movimento nazionale “Prima la comunità” ed è rivolto alle istituzioni perché predispongano reali organismi di partecipazione e ai cittadini perché

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Rosy Bindi: il sistema solidaristico della Sanità è un bene fondamentale per il paese, servono risorse economiche, più coordinamento e controlli sull’attività dei privati

intervista di Paolo Rappellino, Jesus, Maggio 2020 Rosy Bindi è stata ministra della Sanità dal 1996 al 2000 nei governi Prodi e D’Alema. Parlamentare dal 1994 al 2018, ha militato nel Partito popolare, nella Margherita e infine nel Partito democratico. Una delle riforme della storia del Servizio sanitario nazionale, quella del 1999, porta il suo nome. L’emergenza Covid-19 ci ha mostrato

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Il silenzio degli innocenti

di Gavino Maciocco L’accordo FIMMG, SIMG e Sanofi. La denuncia dei giovani medici di famiglia. Il silenzio imbarazzato e imbarazzante della “categoria”.  La pandemia ha messo a nudo gli elementi di maggiore fragilità e inefficienza del nostro sistema sanitario e assistenziale, tra questi in particolare il complesso dei servizi territoriali, dall’igiene pubblica alle cure primarie, alla medicina di famiglia. L’assenza

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1° Maggio, Festa del Lavoro. Non ci saranno manifestazioni pubbliche, ma i motivi per “esserci” comunque ci sono tutti.

Per difendere il valore del lavoro, la dignità posta a fondamento della Repubblica, l’esigenza che si svolga in salute e sicurezza, per poter guardare alla costruzione del futuro. Il nostro pensiero e il nostro ringraziamento non può non andare ai tanti lavoratori della sanità, alle donne e agli uomini giovani e meno giovani, impegnati come OSS, infermieri e medici, a

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Libera: 18 proposte suddivise in tre aree strategiche per mettere al centro i diritti sociali, assicurare la trasparenza nella gestione degli appalti, prevedere la tracciabilità del sostegno alle imprese.

Potremo superare questa profonda crisi solo se sapremo uscire dalla cultura dell’emergenza e affermare quella delle regole: applicando bene e senza scorciatoie le norme che già esistono; garantendo diritti fondamentali, come il lavoro, la casa, il reddito, l’istruzione, la salute; lottando contro tutte le forme di povertà, a cominciare da quella educativa che colpisce le giovani generazioni; recuperando gli oltre 100 miliardi di euro sottratti annualmente alla collettività dall’evasione

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Interrompiamo le scarcerazioni facili e la detenzione domiciliare dei boss mafiosi

La Scuola di formazione “Antonino Caponnetto” si rivolge a Presidente della Repubblica, Presidente del Senato della Repubblica, Presidente della Camera dei deputati, Ministro di Grazia e Giustizia e Procuratore Nazionale Antimafia e lancia in proposito una petizione che si vi invitiamo a sottoscrivere qui. “I boss che tornano nelle loro case diventano simbolo della sconfitta dello Stato e della stessa organizzazione

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Rosy Bindi: «Impariamo dagli errori fatti»

intervista di Franco Cattaneo, L’Eco di Bergamo Mercoledì 29 aprile dalle 18.15 alle 19.00 sulla pagina Facebook e sul canale Youtube delle ACLI di Bergamo si terrà un incontro online con l’ex ministro Rosy Bindi che interverrà sul tema “Il primato della Sanità Pubblica. Contro scelte miopi e interessi particolari” (n.d.r.) Nel servizio sanitario nazionale le strutture pubbliche e quelle private non devono essere concorrenti ma integrate, i

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Prendiamo appunti

Nerina Dirindin – Associazione Salute Diritto Fondamentale Mi viene da piangere. Qualche volta mi abbandono a un pianto liberatorio, il più delle volte soffoco le lacrime per timore di dare a me stessa un segnale di resa. Mi viene da piangere perché ho paura che non ci si impegni abbastanza a prendere appunti, per quando l’emergenza sarà allentata e tutto potrebbe

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Mafie, altro che quarantena. La storia ci insegna che ogni organizzazione mafiosa ha fatto il salto di qualità nelle fasi emergenziali

di Rosy Bindi (editoriale per lavialibera, magazine di Libera) Nessuno pensi che il tema non sia attuale o che, peggio ancora, lo sia soltanto per i soliti specialisti, i quali, qualunque cosa accada nel mondo, solo una cosa sanno pensare: la mafia e le mafie. A parte che chi scrive specialista non è, per fortuna non sono mancate nei giorni della

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MI VIENE DA PIANGERE – Sta morendo la migliore delle generazioni (tratto da BrianzaWeb.com)

Sta morendo la migliore delle generazioni. Quella che senza studi , ha educato i suoi figli.Quella che senza risorse, li ha aiutati durante le crisi.Stanno morendo quelli che hanno sofferto di più, quelli che hanno lavorato come bestie da soma, più di chiunque altro. Muoiono quelli che hanno passato tante difficoltà, quelli che hanno sollevato il Paese. Muoiono quelli che

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70° anniversario della Giornata mondiale della Salute, la dichiarazione del Presidente Mattarella

«La Giornata Mondiale della Salute ricorre quest’anno mentre l’intero pianeta è chiamato ad affrontare una pericolosa pandemia, causata da un virus ancora per molti aspetti sconosciuto e assai temibile soprattutto per la popolazione più anziana e le persone deboli, già affette da pregresse patologie. Tanti lutti e sofferenze hanno reso ancor più evidente il valore della salute, componente essenziale del

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L’orgoglio e la rabbia, per il nostro Servizio Sanitario Nazionale

fonte OECD 2019 – SOS Sanità di Stefano Cecconi, Rossana Dettori(da SOS Sanità) Mai come in questo periodo c’è stato apprezzamento per la nostra sanità pubblica: applausi dai balconi, elogi e commozione per il sacrificio delle operatrici e degli operatori del SSN, impegnati ad affrontare una battaglia drammatica contro l’emergenza Coronoavirus. E che ogni giorno, in condizioni difficili, lavorano per

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Quando muore un operatore sanitario è un pugno nello stomaco

di Massimo Brunetti * e Michela Giannetti** In aereo, in caso di necessità, ai genitori raccomandano di indossare per primi le maschere di ossigeno perché solo così possono successivamente aiutare i bambini a indossarle. Chi deve aiutare gli altri deve preservare innanzi tutto la propria salute perché solo così può svolgere i propri compiti. Quando non riusciamo a tutelare in

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«I test sierologici fatti da privati? Creano confusione.»

di Marco Geddes (lettera al Corriere della sera – Corriere fiorentino) Caro Direttore, ho letto, il 31 marzo, l’offerta, diffusa tramite alcuni giornali e siti, di vari laboratori privati per prenotarsi, attraverso un CUP Solidale, per l’esecuzione di test sierologici per la diagnosi di Coronavirus. So che tale attività si va diffondendo anche in altre aree del Paese ma, nel caso

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La tutela della salute fra Stato e Regioni, al tempo del coronavirus

di Matteo Cosulich Al cospetto del coronavirus, le nostre vite, oramai permeate da una sottile inquietudine, si sono repentinamente instradate su nuovi percorsi. Il modo di vivere gli affetti, le amicizie, la solidarietà, la religione, lo studio, la professione, il lavoro, la politica, lo sport – in una parola: la quotidianità – è inevitabilmente cambiato, a causa del necessario distanziamento

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#RESTANDOACASA: il diario di don Virginio Colmegna

In queste giornate di isolamento in casa suggeriamo di leggere o ascoltare le riflessioni del presidente della Fondazione Casa della Carità di Milano. Don Virginio le presenta così: “Vorrei comunicare con voi. Ogni giorno mi ritrovo a pensare, scrivo un diario e ho deciso di condividerlo con voi, in termini di intimità, di amicizia”. Questo il link: http://www.casadellacarita.org/diario-don-virginio

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“Regioni e tagli: sulla sanità abbiamo sbagliato anche noi”

intervista a Rosy Bindi di Giacomo Salvini tratto da “il Fatto Quotidiano” “Il nostro sistema sanitario sta dimostrando la forza dell’universalismo, ma anche i suoi limiti: è stato un settore che ha subito tagli continui negli ultimi dieci anni e manca una guida nazionale che sappia uniformare la sanità su tutto il territorio”. L’ex ministro della Sanità, Rosy Bindi, non

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E ADESSO COSA SUCCEDE?

di Guido Silvestri Oggi parliamo dell’andamento globale della pandemia COVID-19. Questo è importante per capire non solo quello che sta succedendo adesso, ma ciò che succederà in futuro, nelle prossime settimane. Il post è lungo, ma spero utile, e soprattutto basato su DATI e NUMERI. Ricordo che ci sono molte pagine e siti web dove può andare chi preferisce commenti

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Le mafie ai tempi del coronavirus

Mercoledì 1° aprile, dalle ore 16 alle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook di Avviso Pubblico, si svolgerà la prima puntata del ciclo di videoconferenze “Le mafie ai tempi del coronavirus”. Parleremo di Mafie, corruzione e sanità, insieme a Rosy Bindi, già Presidente della Commissione parlamentare antimafia e ad Alberto Vannucci, professore dell’Università di Pisa e membro della Commissione

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Covid-19: la tutela della salute mentale deve diventare uno degli obiettivi cruciali della strategia per contrastare i danni dell’epidemia

SaluteDirittoFondamentale ha aderito all’appello rivolto a Governo e Regioni lanciato dalla Conferenza Nazionale per la salute mentale. Di seguito il testo e le modalità per aderire. Appello rivolto a Governo e Regioni L’emergenza determinata dall’epidemia Covid-19 ha pesanti effetti sulla vita di tutti i cittadini, ancor più gravi per le persone con sofferenza mentale, per i più anziani, per le persone con disabilità e

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I danni non proprio “collaterali” del Covid-19

di Stefano Cecconi, Rossana Dettori (da SOSsanita.org) Contro l’epidemia da Covid-19 stiamo combattendo una dura battaglia. Le drastiche misure adottate in queste settimane, per prevenire la diffusione del contagio e l’ulteriore stress a carico dei servizi e degli operatori sanitari, duramente provati dal sovraffollamento di pazienti con i sintomi più gravi, sono dure da sopportare e ci si augura abbiano presto

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Salute mentale: servizi, individui e corpo sociale all’epoca del coronavirus

Roberto Mezzina, ex-Direttore del Centro Collaboratore OMS, DSM di Trieste (NOTA: le frasi in neretto sono evidenziate dall’Associazione SaluteDirittoFondamentale) L’emergenza coronavirus ha necessariamente messo tutto il resto in secondo piano, condizionando e cambiando la nostra vita. Se la sanità in Italia è sottoposta a un grandissimo stress, ad una sfida senza precedenti, la salute mentale, figlia di un dio minore,

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Oro, fuoco e forca. Quel che la storia delle pestilenze ha da insegnare.

di Marco Geddes e Antonio Floridia, da Il Manifesto del 25 marzo 2020 «Oro, fuoco e forca!», fu la risposta che Giovanni Filippo Ingrassia diede, nel 1575, a chi gli chiedeva quale fosse stata la sua strategia contro l’epidemia di peste che si diffuse in quell’anno a Palermo e che egli riuscì a «contenere» con buoni risultati. Nato a Regalbuto (il

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Bindi: «Sanità eroica ma maltrattata. Ci serva da lezione per il dopo»

Intervista di Daniela Preziosi a Rosy Bindi, Il Manifesto, 24/03/2020 «Ci troviamo di fronte a una tragedia, nessuno era preparato, non solo noi. Chi si trova in prima linea sta pagando prezzi altissimi». A parlare è Rosy Bindi, ministra della sanità del governo Prodi e madre di una riforma del sistema nazionale all’epoca discussa, oggi rimpianta. Oggi i medici e

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A mani nude

di Marco Geddes, tratto da Saluteinternazionale.info Il nostro sistema sanitario è arrivato stremato alla prova del COVID-19. Dopo anni di tagli e di attacchi al servizio pubblico. In occasione di questa drammatica evenienza epidemica si sono levate, quasi unanimi, le voci che hanno dichiarato in sintesi: «Mai più tagli al nostro Servizio sanitario nazionale!». Dietro a tale sentimento vi è

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L’ottimismo che viene dalla conoscenza

di Guido Silvestri (https://www.facebook.com/guido.silvestri.9) Professore ordinario e capo dipartimento di Patologia alla Emory University di Atlanta, direttore della Divisione di Microbiologia ed Immunologia allo Yerkes National Primate Research Center, e membro dell’Emory Vaccine Center Scrivo questo post alla fine di una giornata di 14 ore tra ospedale e laboratorio (e domani sarà ancora peggio). Sono stanchissimo, ho mal di testa,

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Covid-19. Quando ci sarà il picco?

di Marco Geddes (Pubblicato su Saluteinternazionale.info) – La figura mostra l’emergenza globale di agenti patogeni selezionati negli ultimi 50 anni, inclusi sia quelli che emergono / riemergono naturalmente sia quelli che vengono deliberatamente diffusi. (Fonte: Global Preparedness Monitoring Board. A world at risk: annual report on global preparedness for health emergencies. Geneva: World Health Organization; September 2019. Licence: CC BY-NC-SA 3.0

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Oggi è il tempo della responsabilità. Domani dovremo far tesoro dell’esperienza di oggi.

di Nerina Dirindin – Associazione Salute Diritto Fondamentale Oggi dobbiamo essere consapevoli che ognuno di noi può fare, nel suo piccolo, la differenza. Seguendo semplici regole di precauzione, possiamo contenere il rischio di contagio e, così facendo, possiamo diluire il picco di malati che necessitano di terapia intensiva. Non è poco. Perché potremmo anche pensare di non aver bisogno di

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La crisi Covid-19 è una chance per ripensare il capitalismo

di Mariana Mazzucato (The Guardian, 18 marzo 2020) Professoressa di Economia, University College London Il mondo è in una situazione critica. La pandemia di Covid-19 si sta rapidamente diffondendo in tutti i paesi, con una scala e una gravità che non si vedevano dalla devastante influenza spagnola del 1918. A meno che non venga intrapresa un’azione coordinata globale per contenerla, il contagio

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Covid-19, ISS: “Attenzione al fumo di sigaretta”

Istituto Superiore di Sanità, 19 marzo 2020 Attenzione al fumo di sigaretta. Fumare nuoce gravemente la salute, ma nuoce di più nei tempi di Covid-19. È il monito dell’Istituto superiore di sanità (Iss) a tutti quelli che non riescono a perdere il vizio del tabacco. Studi recenti condotti in Cina, riporta un’infografica dell’Istituto, indicano un aumento significativo del rischio di almeno tre volte

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SSN e coronavirus

La storia del primo conto arrivato in America per un (non) malato di coronavirus. Ringraziamo sempre il Servizio Sanitario Nazionale.

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1° febbraio, nasce il coordinamento toscano dell’Associazione

Lo Statuto della nostra Associazione prevede la possibilità di costituire Comitati territoriali, che verranno poi formalizzati da parte del Direttivo. A Firenze il prossimo 1° febbraio (leggi e scarica il programma in allegato) nascerà il Comitato toscano. Si discuteranno anche alcuni (primi) argomenti rilevanti nella realtà regionale toscana e, per quanto concerne l’organizzazione, si pensa di individuare, con modalità snelle

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Prendersi cura di chi cura

Il SSN continuerà a produrre buoni risultati se i professionisti saranno i primi ad avere fiducia nel sistema in cui lavorano e a esserne orgogliosi. “Caro Federico, speriamo che tu possa avere le soddisfazioni che il Servizio Sanitario Nazionale non è riusciti a darti. Noi continueremo a batterci per fare sì che tu possa tornare a lavorare con noi.” È

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Il Ssn è migliore di come molti lo dipingono.

“L’Italia è migliore di come molti la dipingono“. Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno in cui ha spronato il Paese a guardare avanti, ad avere fiducia in noi stessi e ci ha sollecitati a creare le condizioni affinché tutte le risorse emergano e si esprimano senza ostacoli e difficoltà. Le parole del Presidente valgono

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Intervista a Rosy Bindi: “Sanità integrativa? Nuove regole o si rischia di scardinare il Ssn. E per il Sud un Piano Marshall sanità”

L’ex Ministro della Salute anticipa alcuni dei temi che saranno affrontati domani a Firenze nel convegno dell’Associazione Salute Diritto Fondamentale di cui è tra le fondatrici. “Dobbiamo cercare di capire cos’è la sanità integrativa e quanto realmente incide sui bilanci delle famiglie e sul bilancio pubblico”. E poi sul progetto autonomista: “Le regioni che stanno chiedendo autonomia in sanità, a parte il

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30 Novembre: il programma definitivo

La sanità che vogliamo Basta un solo pilastro. Ssn fra fiscalità e Fondi sanitari. Mattina 9.45:   Accrediti e saluti Presiedono: Margherita Miotto – Gavino Maciocco 10.00: Relazione introduttiva di Marco Geddes 10.40: Basta un solo pilastro. Ssn fra fiscalità e fondi Fondi Sanitari: costi fiscali e implicazioni redistributive. Anna Marenzi – Ordinaria di scienza delle finanze – Università Ca’ Foscari, Venezia. Welfare aziendale

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Troppi pregiudizi contro i biosimilari. La sostenibilità del servizio sanitario nazionale dipende anche dai pazienti

di Silvio Garattini (dal Sole 24ore del 19/11/2019) Ha fatto scalpore l’opposizione da parte di associazioni di pazienti e di società scientifiche alla decisione dell’Aifa di considerare intercambiabili i prodotti biologici e i prodotti biosimilari. Per rendere edotti i non addetti ai lavori occorre precisare che si definisce prodotto biologico un farmaco che non è il frutto di sintesi chimica,

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Il ticket “progressivo” aiuta il Ssn? Qualche dato sull’esperienza toscana

di Paolo Rappuoli Su input del ministro della salute Speranza, il governo ha inserito nella legge di bilancio tra gli obiettivi a breve e medio termine due miliardi in più nel Fondo sanitario per il 2020, l’abolizione del superticket e il riordino della compartecipazione alla spesa sanitaria basato sulla progressività dei redditi (“chi ha di più deve pagare di più”,

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Prevenzione sì, ma mirata e monitorata

Lettera al Direttore, su https://www.quotidianosanita.it/  Si è avviata anche quest’anno, dal 1 al 31 Ottobre, la campagna “La prevenzione viaggia in treno”, promossa da FS Italia, IncontraDonna Onlus, Farmindustria, Fondazione per la Medicina Personalizzata. Un’iniziativa che consiste non solo nella informazione sui corretti stili di vita e sulle patologie oncologiche, ma anche in visite specialistiche ed esami strumentali (ecografia). Gli

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Al via le adesioni – Biennio 2019-2020

La nostra Associazione, “Salute diritto fondamentale”, dopo impegnativi adempimenti organizzativo – burocratici, riprende l’attività che era stata avviata a Roma il 12 luglio scorso, con la presentazione del nostro progetto. L’inizio di questo cammino comune avviene in un momento particolare, caratterizzato da un nuovo Governo e da un cambio al vertice della sanità nazionale, che ci pone ulteriori e maggiori

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Un caso che farà scuola: come risparmiare sui farmaci

A metà luglio 2019, due sentenze del Consiglio di Stato hanno chiuso un lungo contenzioso, di rilevanza internazionale, sul caso Avastin – Lucentis. Si tratta di due farmaci (rispettivamente delle aziende Roche e Novartis) ritenuti dalla comunità scientifica internazionale equivalenti per la cura della maculopatia retinica, una malattia diffusa fra gli anziani che porta progressivamente alla cecità, i cui prezzi

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La nave e le tempeste

Il Ssn è sempre più un vascello in mare aperto. Ma il 12 luglio abbiamo lanciato un monito “Aprite i porti, riempite la stiva, imbarcate la ciurma, affrontate la tempesta!”. Siamo preoccupati! Perché? Perché quarant’anni fa abbiamo, si può dire, costruito il Servizio sanitario nazionale. Si tratta un po’ di una nave sulla quale tutti hanno, in caso di bisogno, diritto di salire. Un

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Costituzione italiana – Articolo 32

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato; occupa il

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C’è bisogno di una mobilitazione

I video dell’evento del 12 luglio 2019 in Senato Il 12 luglio 2019 abbiamo presentato, al Senato della Repubblica, i 10 punti fondamentali su cui lavoreremo con l’Associazione. Contrastare il disimpegno culturale e politico nei confronti delle politiche per la salute Rilanciare e rinnovare il ruolo il SSN Restituire fiducia ai cittadini e a tutti gli attori del sistema pubblico Questi

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Le idee che ci muovono

Dieci spunti di riflessione per accelerare una mobilitazione a favore del Servizio Sanitario Nazionale.   1. Allarme Salute Diritto Fondamentale Il nostro Servizio sanitario nazionale ha prodotto risultati importanti, riconosciuti a livello internazionale, ma da molti anni stiamo assistendo a un suo progressivo indebolimento. Siamo ancora in tempo a intervenire, ma dobbiamo farlo al più presto perché troppi fattori stanno spingendoci lungo percorsi

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Fermare una tragica nostalgia di manicomio, e reagire

Il disegno di legge S. 1179/2024 “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale” presentato il 27 giugno dal senatore Zaffini (da altri ventidue senatori di Fratelli d’Italia e due di Noi Moderati), preoccupa e indigna chi, come noi, ha a cuore il diritto alla salute mentale di ogni persona, sancito dalla nostra Costituzione e affermato con la legge 180/78, la cosiddetta Legge Basaglia, che ha posto fine a secoli di abusi nei confronti di migliaia di persone.

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Audizione X Commissione permanente Senato

Nerina Dirindin – Presidente Associazione Salute Diritto Fondamentale 2 luglio 2024 Ringrazio la decima Commissione permanente “Affari Sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale” per aver invitato l’Associazione Salute Diritto Fondamentale a prendere parte a questo ciclo di audizioni sul disegno di legge AS1161 “Conversione in legge del decreto legge 7 giugno 2024, n. 73 recante misure urgenti per

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Preoccupati (e arrabbiati)

di Mauro Valiani, già dirigente Dipartimento prevenzione ASL Empoli

La situazione dell’Agenzia regionale di sanità (ARS) della Regione Toscana riferita recentemente sulla stampa non è certo un tratto secondario della condizione del servizio sanitario regionale ed apre molti profili di preoccupazione.Si tratta dell’intenzione di chiudere l’ARS, dopo un periodo di commissariamento, e di un qualche assorbimento dei ricercatori e operatori presso la direzione dell’assessorato regionale alla salute.

L’Agenzia è un ente importante “dotato di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa e contabile, che svolge attività di studio e ricerca in materia di epidemiologia e verifica di qualità dei servizi sanitari … supporto e consulenza tecnicoscientifica al Consiglio regionale ed alla Giunta regionale”, attraverso varie attività tra le quali studi preparatori per gli atti di programmazione regionale e produzione di indicatori sullo stato di salute.

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In difesa della Costituzione

Nei giorni scorsi la senatrice Liliana Segre è intervenuta in Aula durante la discussione sul ddl costituzionale, che ha criticato aspramente: «Riformare la Costituzione non è una vera necessità, e questo ddl presenta vari aspetti allarmanti». Pubblichiamo l’intervento integrale: le modifiche proposte stravolgono l’impianto costituzionale attuale e disegnano un’altra Repubblica. Difendere la Costituzione significa difendere i diritti che enuncia, compreso quello alla salute. Buona lettura.

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Persone con disabilità. Il diritto a un progetto di vita

di Margherita Miotto

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal Parlamento Italiano nel 2009, è ancora inattuata, nonostante gli sforzi fatti per un progressivo allineamento delle politiche sulla disabilità alla visione contenuta nella Convenzione. Un passo ulteriore per assicurare il pieno ed uguale godimento di tutti i diritti e di tutte le libertà da parte delle persone con disabilità è rappresentato dalla riforma approvata dal Parlamento con legge 227/2021, connessa agli adempimenti obbligatoriamente previsti per l’accesso ai fondi del PNRR. In questi giorni uno dei più rilevanti decreti legislativi previsti dalla riforma, ha concluso il previsto iter e quindi si apre la fase applicativa delle importanti innovazioni in esso contenute.

L’entrata in vigore della riforma è prevista dall’1 gennaio 2026, ma durante l’anno 2025 sarà avviata una sperimentazione in un campione di  province al fine di calibrare l’impatto delle innovazioni previste dalla riforma.

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Liste di attesa, da troppo tempo c’è indifferenza

di Nerina Dirindin, Il Sole 24 Ore

L’allungamento dei tempi per visite e accertamenti cambia la percezione del servizio pubblico.

Da troppo tempo il Servizio sanitario nazionale non riceve la giusta attenzione. Da troppo tempo osserviamo una grande indifferenza nei confronti del progressivo indebolimento della sanità pubblica. È necessario sollecitare tutte le forze politiche – al di là degli schieramenti partitici – a farsi carico di questi problemi e tutte le organizzazioni della società a mobilitarsi per rivendicare non solo il diritto alla salute, ma anche la sua concreta realizzazione, a partire da un piano straordinario di finanziamento del SSN e da uno specifico programma di interventi per rimuovere gli squilibri territoriali, come previsto dall’articolo 119 della Costituzione.

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Come non sprecare l’occasione delle Case della Comunità

Sono passati oltre due anni e mezzo da quando il PNRR disponeva formalmente la costituzione delle Case della Comunità ed è passato oltre un anno e mezzo dall’entrata in vigore del DM77 che ne avrebbe dovuto disciplinare il funzionamento ma l’idea della Casa della Comunità sembra essere sfumata o ridotta ad un semplice cambio di targa agli ingressi delle strutture

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Fiscalizzazione della sanità

di Marco Geddes da Filicaia

In un recente articolo (QS – Quotidiano Sanità, Banchieri e Vannucci, Pubblico e privato in sanità) gli autori esplicitano con chiarezza che i due ambiti, per interagire secondo criteri di “integrazione, sussidiarietà e cooperazione”, necessitano di alcuni presupposti:
1. Un adeguato finanziamento del SSN, che “…non dovrebbe mai essere inferiore al 7-7,5 % del PIL …coerente con l’indispensabile aumento della quota economica destinata alla sanità che è necessaria per far fronte alla combinazione di inflazione, aumento dei redditi, innovazione tecnologica e invecchiamento della popolazione”.
2. Una pianificazione e regolamentazione efficace da parte dello Stato e delle Regioni, poiché è il “pubblico” che “…ha i dati e la visione di insieme per svolgere analisi di stratificazione dei bisogni di salute” e che “può – sempre citando l’articolo dei due colleghi – e deve svolgere questo lavoro di riallineamento degli interessi “privati” presenti nelle filiere assistenziali su obiettivi di salute generali”.

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La sanità nella Legge di bilancio

di Nerina Dirindin e Enza Caruso, Saluteinternazionale.info
Il Governo si limita a porre qualche toppa ad alcuni problemi, ignorando le difficoltà più profonde del Servizio sanitario nazionale, come quella del personale. L’unica attenzione è ad alcuni portatori di interesse: industria farmaceutica, farmacie e privato accreditato.

Il risultato è che le aziende sanitarie potranno contare nel 2024 su un finanziamento al netto dell’inflazione inferiore (di oltre 1 miliardo) a quello disponibile per il 2023. Il risultato finale della manovra non potrà che essere l’aumento dei disavanzi per le aziende sanitarie. 

E se le liste di attesa sono lunghe, le persone possono rivolgersi al privato, pagato con fondi sottratti al servizio pubblico anche in deroga ai nuovi tetti allentati. Un chiaro segno di come si intende favorire il privato accreditato piuttosto che chiedere alle regioni di ri-strutturare il servizio pubblico.

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«Sanità: nulla sarà come prima!» Davvero?

di Margherita Miotto, il Sicomoro n. 12/2023
La sanità pubblica è in grandissima difficoltà, sempre meno in grado di garantire il diritto alla salute. Quando le porte di accesso al Servizio sanitario sono in crisi, come dimostrano le migliaia di persone prive di un medico di medicina generale o le interminabili liste di attesa per una visita specialistica o una prestazione ambulatoriale, è evidente che vengono meno i principi costitutivi del Servizio Sanitario Nazionale: universalità, equità, uguaglianza. Le emergenze sono il definanziamento e la carenza di medici ed infermieri.

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