L’Italia è stato il primo Paese a chiudere gli ospedali psichiatrici, ottenendo importanti riconoscimenti in tutto il mondo. Adesso, però, proprio l’Italia ha messo in forte discussione il valore di questa riforma (Riforma Basaglia). Il 14 giugno, il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio si è infatti recato in Kenya per inaugurare la costruzione di un ospedale psichiatrico. La realizzazione del “Kenya International Mental Wellness Hospital” sarà ad opera di imprenditori privati impegnati in campo sanitario anche in Italia. In particoalre, l’ospedale sarà costruito dal Gruppo San Donato (GSD) e Gksd Investment Holding Group, mentre la formazione degli operatori locali sarà affidata a un altro soggetto privato, l’università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Il Coordinamento Nazionale per la Salute Mentale ha espresso profonda preoccupazione per questo gesto, che sembra rinnegare tutti i progressi che la Riforma Basaglia rappresenta. In questa lettera aperta, vengono sollevate legittime preoccupazioni e vengono poste tre domande fondamentali:
- Come mai un Ministro sponsorizza un’opera in contrasto con le leggi in materia del nostro paese, le convenzioni internazionali, e le linee di indirizzo dell’OMS?
- Il Ministro della Salute è a conoscenza di questo avallo politico fornito dal Ministro degli Esteri?
- Il Ministero degli Esteri, e in particolare la “Cooperazione allo sviluppo”, ha in programma di fornire un finanziamento a una tale operazione?
Unasam Unione Nazionale delle Associazioni per la salute mentale, Osservatorio stopopg, Forum Salute Mentale, Psichiatria Democratica, Conf.Basaglia Conferenza Permanente per la Salute Mentale nel Mondo, Salute Diritto Fondamentale, Fondazione Franca e Franco Basaglia, Siep Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica
mittente: Coordinamento nazionale per la Salute Mentale