Sentenza salutare (ma non basta)

Vaccino

L’obbligo vaccinale: legittimo ma non sufficiente

La Corte Costituzionale, respingendo i ricorsi, ha stabilito la legittimità dell’obbligo vaccinale introdotto durante il periodo pandemico a tutela della salute dei cittadini. Questa sentenza, però, non basta. In questo articolo pubblicato su saluteinternazionale.info, Gavino Maciocco ripercorre le tappe principali del periodo pandemico. L’analisi dell’impatto delle campagne vaccinali e politiche sanitarie adottate dai vari paesi, prosegue con una riflessione sulle carenze del nostro SSN e delle possibili soluzioni. In particolare, Maciocco si concentra sui fondi del PNRR per le Case della comunità e sull’assenza (o preoccupante presenza) di dichiarazioni del governo circa il loro utilizzo.

La debolezza del nostron SSN: carenza strutturale e arretratezza

Ripercorrendo la storia della pandemia dal 5 marzo ad oggi, è facile mostrare come, in Italia, l’eccesso di mortalità sia dipeso da fattori diversi da quelli di altri Paesi. In particolare, uno dei principali punti di debolezza sembra essere costituito dalla mancanza di preparazione del nostro sistema sanitario, arrivato stremato all’appuntamento con la pandemia. Anni di tagli e attacchi al servizio pubblico hanno indebolito l’intera filiera assistenziale, ma il settore più fragile è certamente quello delle cure primarie e della medicina generale. La portata di questa crisi strutturale è diventata particolarmente evidente a livello nazionale soprattutto con la seconda ondata. Ad ottobre 2020, infatti, l’arretratezza organizzativa e culturale della medicina generale ha evidenziato una diffusa carenza strutturale. 

La giusta direzione: le case della comunità

Per sanare la situazione e rafforzare il sistema dei servizi territoriali, il PNRR ha destinato 2 miliardi di euro alla creazione delle Case della comunità. Queste strutture edilizie per le cure primarie e per la medicina generale non sono la soluzione a tutti i problemi dei servizi territoriali. Tuttavia, rappresentano certamente un segnale positivo e concreto verso la direzione giusta.

La posizione del governo

Ad oggi, però, il governo Meloni non si è ancora formalmente espresso sulla realizzazione degli impegni del PNRR sulla sanità e sulle Case della comunità. Una posizione, in negativo, è stata espressa dal Sottosegretario alla sanità Marcello Gemmato. Secondo il responsabile della sanità di FdI, infatti, “Le Case di Comunità non soddisfano l’esigenza di sanità territoriale di cui oggi abbiamo bisogno”. Opinione inoltre supportata dal segretario generale della Fimmg, Silvestro Scotti, secondo cui la riforma dell’assistenza deve partire dai professionisti e non dalle strutture. 

Leggi anche: Case di comunità. Siamo sulla strada giusta?

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