“L’Italia è migliore di come molti la dipingono“. Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno in cui ha spronato il Paese a guardare avanti, ad avere fiducia in noi stessi e ci ha sollecitati a creare le condizioni affinché tutte le risorse emergano e si esprimano senza ostacoli e difficoltà.
Le parole del Presidente valgono anche per il nostro sistema di tutela della salute.
Abbiamo un Ssn migliore di come molti lo dipingono. Eppure non tutte le risorse di cui disponiamo riescono ad esprimersi. E non tutte le persone vi ripongono la fiducia necessaria “per dar corpo alla speranza di un futuro migliore” (sono sempre le parole del Presidente).
Vi è una comunità di professionisti, “spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare”. Ma vi sono anche professionisti che se ne vanno o che, giovani, rinunciano a entrare nel Ssn perché faticano a guardare oltre il quotidiano.
Siamo convinti che non si possa permettere che il patrimonio di strumenti e risultati che per tanti anni ha consentito agli italiani di evitare la rovina economica quando una importante malattia colpisce un familiare venga dissipato da narrazioni strumentali e da politiche malsane.
In questo inizio di anno auguriamo a tutti di non smettere mai di aver fiducia in un Ssn che si riprenda dalle sue tante debolezze. Auguriamo a ognuno di noi di trovare la forza per impegnarsi affinché le politiche sanitarie – per troppi anni distratte e strabiche – possano ravvedersi, riconoscano di essersi lasciate catturare da posizioni malsane e riprendano con rinnovato vigore la strada della tutela della salute a prescindere dai tanti interessi in campo.
Avere fiducia è un passo avanti importante. Gli altri facciamoli insieme e chiediamo a tutti i livelli istituzionali di farli più speditamente.