“intervista dì Giovanna Casadio, Repubblica.it”
Bindi, gli investimenti per la Sanità sono sufficienti in manovra?
“Innanzitutto va detto che gli investimenti previsti dal Pnrr sono importanti e giustamente orientati verso le cure domiciliari e la medicina di prossimità, ma non si può dire altrettanto delle risorse, insufficienti, del Fondo sanitario per far fronte alla spesa ordinaria. Da troppo tempo la Sanità è sotto finanziata e il sistema pubblico si è molto indebolito. Per di più l’aumento della spesa farmaceutica nel triennio rischia di assorbire quasi tutto l’incremento a scapito di settori fondamentali, come quello del personale, che sono in grande affanno”.
E c’è un tetto alle assunzioni nella Sanità, ma non è qui che c’è la maggiore carenza di personale?
“Infatti il tetto di spesa per il personale va abolito. Mancano migliaia di medici, infermieri e professionisti sanitari. È necessario rimuovere ogni blocco nelle assunzioni fino a colmare l’effettivo fabbisogno. La salute non si assicura solo con i farmaci, le strutture e le tecnologie, ma con le cure che solo medici formati e motivati possono assicurare È arrivato il momento di organizzare gli Stati Generali del personale pubblico della Sanità”
I due miliardi per vaccini e farmaci anti Covid però, sono una buona dote?
“È una cifra ragionevole per far fronte ad una pandemia che ogni giorno si presenta sempre più imprevedibile. Il nostro Paese si sta comportando bene, meglio di molti altri e deve continuare a vigilare senza abbassare la guardia”.
Il ministero della Salute si sta trasformando nel ministero ai vaccini?
“È un rischio reale. Capisco l’emergenza Covid, tuttavia non vinceremo questa guerra se non affronteremo i problemi di tutto il sistema. Pensiamo alle troppe disuguaglianze tra le varie regioni, all’esplosione delle strutture private, alle liste d’attesa, ai viaggi della speranza. Alle difficoltà dei medici di famiglia, di cui va ripensato il ruolo. Segnali significativi non ne vedo. Anzi nella legge di bilancio cI sono addirittura incentivi al privato. E ogni regione va per la propria strada! Non si esclude neppure la privatizzazione delle Comunità delle salute”.
Variante Omicron, l’Africa è in balia dei contagi? Ma l’Africa è vicina.
“Tutto il mondo è vicino e ci entra in casa. Fin quando non sarà vaccinato l’ultimo bambino dell’ultimo villaggio dell’Africa, dell’Asia, dell’America del Sud non riusciremo a superare la pandemia. Non è solo un imperativo etico è una vera e propria convenienza”.
Sulla liberalizzazione dei brevetti dei vaccini, che lei tra i primi ha sostenuto, niente da fare. Vince Big Pharma?
“Vince Big Pharma perché la politica è debole. Ma così perdiamo tutti. È stato dimostrato che i produttori di vaccini incrementano le loro casse di 4 milioni di dollari ogni ora. È accettabile? È concepibile mentre le economie di tutto il mondo sono in affanno? Si può fare tanto profitto sulle sofferenze delle persone? Neppure l’Europa e gli Stati Uniti saranno in grado di sostenere un costo così alto”.
Al premier Draghi, cosa chiede?
“Di far valere tutta la sua autorevolezza sul piano europeo e globale perché la politica guidi i processi di cambiamento e non subisca l’arroganza delle potenze economico finanziarie”.
Meglio che Draghi resti a Palazzo Chigi?
“Penso che dovrebbe restare a Palazzo Chigi per il bene dell’Italia e dell’Europa. Ma temo che gli chiederanno di salire al Quirinale perché su di lui i grandi elettori potranno trovare un’ampia convergenza”.
Lei ha un buon numero di supporter che la vorrebbero al Quirinale, ci sta pensando?
“Sono molto grata a quanti fanno il mio nome. Ma sono anche molto serena perché credo che non accadrà e non ci penso proprio”.